Startup di impresa in Lombardia

Obblighi

Gestire un'attività di commercio elettronico significa rispettare una serie di norme che pongono in capo all’azienda e al suo titolare alcuni obblighi e responsabilità, soprattutto in metria di diritti del consumatore.

Ne presentiamo alcuni dei principali, ricordando che si tratta di provvedimenti in continua evoluzione, e che IOAPRO aiuta gli imprenditori a restare aggiornati e a essere sempre in regola.


Vendita a distanza


Il commercio elettronico è sottoposto alle norme che regolamentano la vendita a distanza, che impongono al venditore di adempiere a particolari obblighi posti a tutela dei consumatori.

Ricordiamo in particolare gli obblighi di corretta informazione al consumatore su alcuni elementi essenziali della vendita, richiamati dal Codice del Consumo, la garanzia legale di conformità per i beni, l’esercizio del diritto di recesso.


Licenza alcolici


La licenza su alcolici e superalcolici, che in precedenza era chiamata UTF o UTIF (che significava Ufficio Tecnico Finanza) è un obbligo che deve tuttora essere assolto da tutte le attività che somministrano o vendono prodotti alcolici.

Viene richiesta nella fase di inizio attività, subito dopo aver spedito la SCIA, con apposito modello che deve inviato via raccomandata o portata personalmente all’ufficio delle Dogane competente per territorio.


Impatto acustico


Uno degli adempimenti necessari per l’avvio di un ristorante è la previsione di impatto acustico, volta a valutare la rumorosità dell’esercizio, che non deve superare i limiti previsti dalla normativa vigente.

In alcuni casi può essere predisposta in forma semplificata di dichiarazione sostitutiva resa dal titolare o gestore ed in altri deve essere redatta da tecnico competente in acustica ambientale.

Per evitare problemi di convivenza con i residenti, o essere soggetti a provvedimenti di limitazione degli orari o delle modalità di svolgimento dell’attività, è sempre opportuno prestare particolare attenzione a questi aspetti nella fase di avvio.

Attività diurna

gli orari di svolgimento dell’attività siano prevalentemente diurni (Apertura dopo le 6.00 e chiusura non oltre le 22.00)

No live e DJ

non vegano effettuati DJ Set, musica Live e intrattenimenti danzanti

Nessuna diffusione esterna

non vi siano impianti di diffusione sonora in esterno

Non connessi a residenze

il locale sia strutturalmente non connesso con edifici con destinazione d’uso residenziale

Lontani dalla zona residenziale

il locale sia situato a più di 50 m da edifici ad uso residenziale

Diffusione sonora a bassa potenza

non vi siano impianti di diffusione sonora con potenza complessiva superiore a 50 watt e comunque senza subwoofer

Condizionatore silenzioso

non vi siano impianti di trattamento dell’aria installati in ambiente esterno oppure vi sia un unico impianto di trattamento dell’aria installato in ambiente esterno, dotato di certificazione di emissione massima ad 1 metro di distanza non superiore a 50 dB(A).

Plateatico ridotto

non vi sia plateatico esterno o abbia capienza massima di 12 persone e non sia fruibile oltre le ore 24.00.


HACCP


Per garantire un elevato livello di sicurezza alimentare, gli operatori del settore alimentare (OSA) sono tenuti, in base al Regolamento (CE) n. 852/2004, a predisporre e attuare procedure basate sui principi del sistema HACCP - Analisi dei pericoli e punti critici di controllo.

In base alle caratteristiche aziendali e dei cicli di trasformazione degli alimenti il sistema HACCP può risultare più o meno complesso.

Regione Lombardia ha predisposto un “Manuale di buone pratiche di igiene per le microimprese alimentari” indirizzato agli operatori che svolgono operazioni “semplici”: chioschi, banchi del mercato, auto negozi, banchi temporanei di vendita, locali in cui sono serviti prevalentemente bevande, negozi alimentari al dettaglio, piccoli bar, macellerie, pescherie, panetterie, piccoli ristoranti, ecc.,

IOAPRO assiste i nuovi imprenditori nell’individuazione delle soluzioni migliori per adempiere agli obblighi in materia di HACCP, in funzione delle caratteristiche di ciascuna azienda.


Rilevazione del tasso alcolemico


I pubblici esercizi che somministrano bevande alcoliche o superalcoliche, che proseguono la propria attività oltre le ore 24, devono avere presso almeno un'uscita del locale un apparecchio di rilevazione del tasso alcolemico, di tipo precursore chimico o elettronico.

Deve essere a disposizione dei clienti che desiderino verificare il proprio stato di idoneità alla guida dopo l'assunzione di alcool.

È inoltre obbligatorio esporre all’ingresso, all’interno e all’uscita dei locali tabelle per la stima delle quantità di bevande alcoliche che determinano il superamento del tasso alcolemico legale per la guida in stato di ebbrezza, pari a 0,5 grammi per litro.


Orari


A seguito dell’entrata in vigore dell’articolo del Decreto Legge "Salva Italia" (D.L. n. 201 del 6 dicembre 2011) gli orari di esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande sono determinati liberamente dall’esercente senza alcun vincolo.

Inoltre, non vi è obbligo di chiusura settimanale così come possono essere previsti più giorni di chiusura al pubblico.

Il comune potrebbe emettere ordinanze motivate di limitazione degli orari nei casi in cui dovessero emergere forti criticità in merito alla tutela della quiete e del riposo dei residenti, del loro diritto al libero accesso e godimento della residenza e della proprietà privata, della tutela dell’ambiente urbano, della pubblica sicurezza e dell’ordine pubblico.

È quindi opportuno valutare con gli esperti IOAPRO la presenza di eventuali limitazioni di orari.