Una delle formule più comuni per avviare un negozio alimentare è subentrare ad uno già attivo, rilevandone autorizzazioni, attrezzature, contratti, ecc. attraverso un atto di compravendita.
Anche il contratto di affitto d’azienda è oggi molto diffuso per subentrare in un’attività già avviata, e spesso richiede minori investimenti.
Con questa formula contrattuale il proprietario di un’azienda concede a un terzo soggetto, sulla base di quanto contenuto nel relativo contratto, la conduzione di un negozio e delle relative attrezzature sulla base di un canone mensile. La durata e le altre caratteristiche del contratto d’affitto sono lasciate alla libera contrattazione tra le parti.
In ogni modo, per completare l’operazione di subentro è necessario trasmettere in modo telematico una SCIA - Segnalazione Certificata di Inizio Attività - al SUAP - Sportello Unico Attività Produttive.
L’apertura di negozi alimentari non è sottoposta a limitazioni numeriche. Pertanto, se si fanno i passi giusti, non dovrebbero sussistere problemi all’avvio di un ristorante.
Tuttavia i comuni possono adottare provvedimenti di regolamentazione delle aperture, introducendo divieti o limitazioni.
Inoltre, resta ferma la finalità di tutela e salvaguardia delle zone di pregio artistico, storico, architettonico e ambientale.
È bene dunque valutare l’esistenza di vincoli, in via preventiva e caso per caso, prima di procedere alla stipula di qualsiasi contratto di affitto dei locali.
Per avviare il negozio è poi necessario trasmettere in modo telematico, all’effettiva apertura dell’esercizio, una SCIA - Segnalazione Certificata di Inizio Attività - al SUAP - Sportello Unico Attività Produttive.
Gli esperti IOAPRO ti accompagneranno anche in questo adempimento.